Come si calcola il risarcimento di un danno patrimoniale?

G.F.

Ecco la risposta alla domanda “Come si calcola il risarcimento di un danno patrimoniale”.

Quando si parla di danno patrimoniale, si fa riferimento a due tipi differenti di danno: il danno emergente e il lucro cessante.

Il danno emergente si riferisce al danno che una persona subisce quando è costretta a utilizzare il proprio patrimonio per risolvere le problematiche derivanti da un danno subito. Un esempio tipico di tale situazione è rappresentato da un intervento chirurgico andato storto a causa di un errore del medico, il che obbliga la persona a sostenere le spese per un intervento correttivo successivo.

Il lucro cessante rappresenta il danno che si verifica quando una persona perde la possibilità di guadagnare in futuro o vede sfumare opportunità lavorative che avrebbe potuto cogliere.

Il risarcimento del danno emergente viene determinato dal giudice in base alla perdita patrimoniale che deve essere provata dal danneggiato.

In altre parole, il giudice stabilirà che la parte responsabile del danno deve risarcire l’importo del patrimonio perso dalla parte lesa.

Tuttavia, può succedere che non sia possibile determinare con precisione l’entità del danno.

In questi casi, il giudice procederà con una liquidazione equitativa, cioè stabilirà una somma che considera giusta per il danno subito.

La perdita patrimoniale, comunque, deve essere credibile e supportata da motivazioni valide e documentali.

Il calcolo del lucro cessante è un procedimento complesso, poiché non sempre è facile determinare esattamente quale sarebbe stato il guadagno di una persona se non fosse accaduto un certo evento.

I criteri per valutare questo danno sono stati fissati dalla Corte di Cassazione con la Sentenza n. 11759/2018.

È importante distinguere tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi:

  • Lavoratore dipendente: il calcolo del danno avviene considerando il reddito da lavoro, includendo anche i redditi esenti e le detrazioni previste dalla legge.
  • Lavoratore autonomo: il risarcimento si calcola basandosi sul reddito netto più elevato dichiarato dal danneggiato negli ultimi tre anni, considerando il reddito ai fini IRPEF. In questo caso, il giudice farà riferimento alla base imponibile, e non al reddito residuo.

La normativa di riferimento per la domanda “Come si calcola il risarcimento di un danno patrimoniale“

Riferimenti  normativi:

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